18 aprile 2012. #salvaiciclisti e la FIAB ascoltati in audizione parlamentare alla Commissione Trasporto della Camera dei Deputati. Prima storica dei cicloblogger al Parlamento, per cambiare la mobilità.
Alle 11 i rappresentanti del movimento #salvaiciclisti e di FIAB vengono invitati a spiegare le loro proposte sul prossimo cambiamento del Codice della Strada alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati. All’incontro sono presenti, oltre agli invitati, circa venti parlamentari dei trenta facenti parte della commissione.
Edoardo Galatola, responsabile sicurezza della FIAB, espone i dati ufficiali sulla sicurezza stradale che mostrano come i ciclisti siano ad oggi tra gli utenti della strada maggiormente esposti al rischio di incidenti mortali insieme ai pedoni. Viene fatto notare all’aula come, in base a studi di settore, un incremento del numero di ciclisti in città possa ridurre significativamente in numero di incidenti stradali di qualsiasi tipo. L’equazione è semplice: aumentando il numero di ciclisti aumenta il livello di attenzione degli automobilisti e di conseguenza aumenta la sicurezza stradale. L’istituzione di zone 30 ed il rispetto di quelle già esistenti vengono indicate come strumento essenziale per la tutela degli utenti leggeri della città e delle strade. FIAB mostra quali sono stati gli impegni che il governo aveva già assunto verso i ciclisti e come la maggior parte di essi sia stata disattesa. Viene chiesto il riconoscimento dell’infortunio in itinere per la tutela delle vittime degli incidenti stradali che utilizzano la bicicletta come mezzo di trasporto. Si fa notare alla commissione come nelle altre città d’Europa esista un Master Plan attuato e rispettato.
Enrico Chiarini mette in evidenza come il codice della strada possa essere migliorato ed integrato, oltre che rispettato, per migliorare la circolazione delle biciclette nelle città italiane: “senso unico eccetto biciclette”, incroci studiati per l’attraversamento delle biciclette, “linea d’arresto avanzata” ed uso di segnaletica specifica sono alcune delle soluzioni proposte ed illustrate dalle diapositive di FIAB. Paolo Bellino, in rappresentanza di #salvaiciclisti, fa notare ai presenti che i ciclisti sono stanchi di rischiare la vita in strada ogni giorno perché non vengono rispettati e riconosciuti il loro diritto ad esistere e a pedalare. Indica la soglia critica del 15% di utenti stradali che scelgono la bicicletta come necessaria per far cambiare in meglio la vita nelle città italiane. Chiede a gran voce di agire per poter ottenere un cambiamento reale.
Il Presidente della commissione illustra i provvedimenti già presi e mostra l’intenzione di continuare a lavorare nella direzione di uno miglioramento. Garofalo (pdl) spiega come la campagna dovrebbe agire innanzitutto verso gli enti locali che hanno le maggiori responsabilità in merito alla circolazione stradale. L’ex sindaco di Olbia (pdl), in un apprezzabile intervento invita la commissione a far pressione sui comandi delle polizie municipali. Fa notare come nessun vigile eroghi una multa per una grave violazione come quella del mancato stop all’attraversamento pedonale: i punti patente in gioco sono troppi (8) ed i vigili non sono incentivati ad applicare la sanzione fin troppo severa. Mette in evidenza come sanzioni previste troppo severe possono sortire l’effetto di non venir applicate. Motta (pd) fa notare come l’argomento non vada trattato alla stregua di una problematica di nicchia, bensì come una questione da incentivare e tutelare, perché fondamentale in quanto promuove stili di vita virtuosi e lo sviluppo delle comunità a qualsiasi livello. Anche Motta spinge allo riconoscimento dell’incidente in itinere e dichiara di utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto quando possibile. Motta, rivolgendosi quindi a FIAB e #salvaiciclisti, chiede che venga anche riconosciuto il merito alle amministrazioni che “fanno” qualcosa per la bicicletta per incoraggiarle a procedere verso maggiori miglioramenti. Silvia Velo fa notare come gli interventi fino ad ora fatti non abbiano ottenuto i successi sperati e propone alla commissione un lavoro di sollecitazione per l’attuazione delle leggi già esistenti. Lovelli si chiede, e chiede, quali siano le vere priorità. FIAB ribadisce le proposte fatte ad inizio giornata. Marco Pierfranceschi (#Salvaiciclisti) mette in risalto l’urgenza della messa in sicurezza delle strade in quanto il numero di vittime diventa sempre più insostenibile e tragico, e conclude sostenendo l’urgenza di utilizzare lo strumento normativo per far fronte al ritardo culturale del paese sul tema della mobilità leggera. Valerio Parigi (FIAB) interviene commentando un’unica slide (http://www.firenzeinbici.net/public/spielstr1.jpg), che rappresenta la definizione, con apposita segnaletica, di strade in aree residenziali (soluzione diffusamente adottata in Nord Europa) e richiama la necessità di una ridefinizione delle priorità nell’uso delle strade che metta al primo posto pedoni e ciclisti. Massimiliano Baccanico (#Salvaiciclisti) indica a Lovelli e alla Commissione la necessità di innalzare la soglia di attenzione degli automobilisti attuando le norme del codice già esistenti. Limiti di velocità, zone 30, divieto di doppia fila, intermodalità ed incentivi economici all’acquisto della bicicletta (invece che dell’auto) sono alcune delle proposte. Questi ultimi potrebbero dare anche una piccola spinta positiva all’economia del Paese.
L’audizione si chiude tra l’interesse evidente dei partecipanti da ambo le parti. Vengono infine invitati dei parlamentari all’esposizione dello striscione #salvaiciclisti davanti all’ingresso del Parlamento.